L'incontro by Unknown

autore:Unknown
La lingua: ita
Format: epub
editore: Neri Pozza
pubblicato: 2017-06-17T16:00:00+00:00

10.

È il ventidue aprile, un mercoledí, l’aria della sera è ancora abbastanza calda per mangiare all’aperto, lui e la donna che conosce appena, ma che ormai non vuole piú perdere; mentre si accendeva una sigaretta ne prese consapevolezza quasi al ritmo dei battiti del cuore, la data, il giorno, il caldo, quell’essere in due e con chi, mentre la ragazzina nell’abitino cencioso continuava a guardarlo a occhi stretti, con piccole rughe da anziana fra le sopracciglia, insomma doveva essere piú sui dodici, se non tredici. Guardava soltanto lui, come fosse lí da solo alla fontana, un viaggiatore solitario la sera nella piazza del duomo di Catania, e lo sguardo non era infantile, era scaltro – una parola importuna, com’era importuna la ragazzina che ora muoveva avanti e indietro la mano aperta con dentro l’unica cosa che poteva offrire, la sua catenina con un coccio attaccato, o forse era un pezzo di metallo dipinto a colori sgargianti, magari con gli spigoli un po’ troppo affilati per usarlo come ciondolo, ma nel crepuscolo non si vedeva tanto bene.

Le diamo qualcosa? chiese Reither voltandosi di lato, ma la sua accompagnatrice era andata alla fontana come se non si fosse nemmeno accorta della ragazzina; stava guardando il piccolo elefante nero su cui poggia un obelisco al centro del monumento, cosí lui infilò le mani in tasca e cercò degli spiccioli mentre la ragazzina ora faceva penzolare il ciondolo affilato, un muto invito a comprare, lo sguardo dei suoi occhi stretti rivolto ai calzoni di Reither, alla protuberanza della mano che frugava. Quanto avrebbe dovuto darle? La catenina con tutto il ciondolo non valeva niente, era solo un commovente tentativo di bigiotteria, non bello né di un materiale particolare. Tienila pure, piccola, le disse anche se la piccola non poteva capirlo, e non era nemmeno piccola di statura o in altra maniera infantile, anzi, sembrava piuttosto sveglia, aveva i modi di una vagabonda e probabilmente era ancora piú adulta di quanto lui avesse ipotizzato – ma chi poteva dirlo, dal momento che lui non aveva mai avuto una figlia. Reither sollevò lo sguardo dalla ragazza, al di sopra dei capelli scuri spartiti nel mezzo; nelle tasche non tastò monete, solo una banconota, ma di che taglio? Pestò la sigaretta e quando risollevò il capo vide la donna che dal freddo di aprile nella valle del Weissach l’aveva portato fino alla mite Sicilia, e chiamò il suo nome, Leonie, Leonie, chiamò una volta, due, ma lei non lo sentiva perché il duomo aveva cominciato a scampanare, e lui strinse il pugno intorno alla banconota nella tasca dei calzoni.

La ragazzina con la sua merce priva di valore ancora in mano mostrava già segni di impazienza, se mai si trattava d’impazienza; poteva anche essere paura, paura di dare nell’occhio con il suo giro e di essere rincorsa dai carabinieri che al margine della piazza se ne stavano accanto a pesanti motociclette, e insieme anche l’ansia di non riuscire piú a racimolare qualcosa per quella sera, i soldi per

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